Oli motore
Nei motori attuali, il consumo di olio è quasi sempre trascurabile e quindi, raramente è necessario rabboccare fra un cambio olio e l’altro. Continua però a essere opportuno verificare periodicamente il livello del lubrificante, che in linea generale consigliamo di verificare comunque prima di ogni viaggio che preveda l’uso autostradale, o strade tortuose di montagna.
Ovviamente, l’operazione non è necessaria in presenza di un indicatore di livello dell’olio motore perfettamente funzionante, e presente nella strumentazione di bordo.
Il livello va verificato soprattutto durante il periodo di rodaggio, quando l’assestamento non ancora ottimale fra canne e pistoni potrebbe determinare un consumo maggiore.
La verifica va effettuata con la vettura perfettamente in piano e dopo circa 10/15 minuti dall’arresto del motore, che deve essere alla normale temperatura d’esercizio.
Il livello ottimale è fra la tacca inferiore e quella superiore, verificabile dopo aver pulito preventivamente l’astina.
Non aggiungere lubrificante in eccesso: se il livello supera la tacca superiore di massimo c’è il rischio di danneggiare il catalizzatore, è preferibile e consigliato avere qualche grammo di olio in meno piuttosto che in più.
A queste regole di base va aggiunto un’altro aspetto fondamentale che riguardano le caratteristiche tecniche del lubrificante, in base alla tipologia del propulsore, al tipo di iniezione e carburante, nonché alla presenza di taluni dispositivi post trattamento gas di scarico.
Siamo abituati a riconoscere e/o scegliere il lubrificante per il nostro motore leggendone prevalentemente la gradazione Sae, il che è sicuramente un buon metodo ma non il solo, e sopratutto non l’unico a cui far riferimento per una valutazione corretta delle caratteristiche, sempre più precise e sancite dai vari costruttori di auto.
Per esempio nelle motorizzazioni Tdi del gruppo Vw/Audi era previsto fino a qualche anno fa un lubrificante 0w30 con caratteristiche LongLife e approvazione del costruttore Vw 506.00/506.01 (pumpe duse).
Con l’utilizzo dei dispositivi post trattamento dei gas di scarico ed in particolar modo nei diesel relativamente al ricircolo (EGR) e al contenimento del particolato in atmosfera (DPF), il lubrificante è passato ad una specifica Sae 05w30 con caratteristiche sempre LongLife e approvazione del costruttore Vw 507.00 idoneo anche per tutte le versioni Tdi precedenti sprovviste di dispositivo DPF (Diesel Particulate Filter).
Questo è solo un’esempio che sottolinea il fatto che non basta leggere soltanto la gradazione Sae, un’altro 05w30 senza l’ulteriore aggiunta della specifica Vw 507.00 non è altrettanto idoneo per questa tipologia di motori, inoltre potrebbe non avere caratteristiche Low Saps (basso contenuto di ceneri) particolarmente dannoso per la corretta attività del DPF.
I lubrificanti moderni, alla stregua dei motori di ultima generazione, hanno fatto un gran salto di qualità, ma occorre sempre leggere le caratteristiche, le approvazioni del costruttore e le caratteristiche Low saps, che oramai sono presenti in ogni tipologia di lubrificante.
In ogni caso con le normative Euro5 ed Euro6 vengono utilizzati olii ancora più fluidi e con caratteristiche “stringenti” dettate dal costruttore a cui non ci si può sottrarre, pena il danneggiamento di dispositivi ben più costosi del lubrificante stesso, dispositivi indispensabili per limitare l’impatto ambientale dei veicoli.
Siamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento su questo ed altri argomenti che ritenete utile approfondire.